28 gennaio 2011

Obey a Roma - anteprima esclusiva


Si inaugurerà domani alle 18,30 presso la Galleria Mondo Bizzarro di Roma, la prima mostra personale interamente dedicata a Shepard Fairey "Obey", si tratta di un vero evento, perchè nessuno aveva finora esposto in Italia, le opere dell'acclamato artista statunitense, diventato famoso con il manifesto elettorale in favore di Obama, ma attivo da decenni come street artist (urban art). La mostra è composta da oltre sessanta opere tra serigrafie e pezzi unici, una mostra davvero molto bella, che abbiamo avuto modo di visitare in anteprima esclusiva e che ci ha lasciato particolarmente sorpresi sia per la bellezza di alcuni pezzi (una spendida Angela Davis) sia per l'accuratezza dell'esposizione. Va ricordato che le opere appartengono tutte quante ada una collezione romana privata e sono ovviamente in vendita con prezzi che partono intorno ai quattrocento euro fino alla trattativa privata per i pezzi più pregiati.
Una mostra che consigliamo a tutti di visitare per la completezza e la bellezza del percorso promosso, che va dalla metà degli anni novanta fino ad oggi, un percorso che ci mostra l'evoluzione tecnica dell'artista ma anche la ferma volontà di non cambiare stile e rimanere se stesso nel corso del tempo.

Qui sotto trovate la scheda di "Obey" e la galleria fotografica esclusiva (foto scattate da noi) in anteprima. L'inaugurazione della mostra si terrà domani e rimmarrà aperta fino al prossimo 24 Febbraio.

Shepard Fairey, artista quarantenne proveniente dalla scena dello skatebording, è stato spesso accostato alla figura storica di Andy Warhol, al quale lo accomuna non solo il lavoro con i multipli d'artista e in particolare con la serigrafia, ma anche la necessità quasi fisica di moltiplicare la propria presenza in vari settori economici e mediatici. Sono nate così negli anni le etichette di abbigliamento OBEY, la rivista «Swindle», la galleria Subliminal Projects e una miriade di altri progetti. Ma là dove Warhol ritraeva i suoi contemporanei baciati dal successo e dalla gloria Obey preferisce puntare i riflettori sull'America liberal e progressista. Il Subcomandante Marcos e Angela Davis sono stati tra i suoi soggetti, così come donne guerrigliere di ogni parte del mondo, ingentilite da fiori che spuntano immancabilmente dalle canne dei fucili.
La sua ormai ventennale carriera inizia nel 1989 quando, ancora studente di design, crea la sticker campaign "Andrè The Giant Has a Posse", tuttora in corso con la sigla "Obey Giant", e se il punto di partenza di Shepard Fairey è il fertile terreno delle subculture di strada, i suoi richiami più evidenti sono con l'artista americana Barbara Kruger e i movimenti radicali degli anni Settanta, assieme alle influenze (dichiarate) di Heidegger e Marshall McLuhan.
Assieme a Banksy Shepard Fairey è senz'altro la figura più conosciuta dell'Urban Art, e come l'artista britannico riesce ad attirare in egual misura tifosi e detrattori del suo lavoro. Ormai saldamente inserito nel circuito delle gallerie, oggetto di numerose e importanti acquisizioni pubbliche museali, Shepard Fairey continua a far parlare di sé, a investire i suoi proventi in nuove iniziative artistiche e benefiche e ad essere una figura di punta della controcultura americana, l'unica probabilmente a finire in carcere nello stesso anno in cui riceve un pubblico ringraziamento da parte del Presidente degli Stati Uniti. Senz'altro un uomo in grado di far emergere le contraddizioni più evidenti del "sistema".
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27 gennaio 2011

Adam 5100

Adam5100 è sicuramente tra gli stencil artist più famosi e riconosciuti degli ultimi tempi, i suoi lavori e suoi tagli affondano nelle radici nella storia d'America (sopratutto quella fotografica) i suoi dipinti hanno assunto un aspettosatirico, sfidando i concetti di modernità, utilizzando gli spazi come un linguaggio per descrivere luoghidimenticati, e la luce per evocare la loro storia e il contesto all'interno del presente, il nostro di tempo. In occasione della recente mostra presso la Guerrero Gallery, Fecal Face ha fatto visita al suo studio e ne è uscito fuori un bel reportage fotografico che ci mostra come questo artista della stencil art lavora e realizza le sue opere. Davvero molto interessante.















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25 gennaio 2011

Danil Polevoy

Danil Polevoy è un giovane fotografo ucraino (classe 1986) che sa usare molto bene sia la macchina fotografica che il photoshop, sono sue infatte una serie di fotomontaggi che stanno rapidamente facendo il giro della rete. Si tratta di alcuni montaggi di vecchie foto di fine ottocento con temi presi da cinema, tv e affini (Star Wars, dottor house, McDonalds ecc.). L'effetto è abbastanza curioso e sembra funzionare piuttosto bene nella stragrande maggioranza dei casi, se agiungiamo poi che Polevoy è anche un gran bravo fotografo ecco che la curiosità per questo giovane diventa automatica.

I suoi riferimenti:

February 1863. 
“Great-grandfather of Wolverine. Captain J.W. Forsyth, provost marshal, Aquia Creek, Virginia.”




The Nameless Soldiers. Germany, 1914.

“Garfield Hospital, Washington” circa 1924.

Darth Vader of the Old City.

November 1930. Washington, D.C. “MacArthur, Douglas, General”.

The first McDonald’s restaurant. May 1862. Yorktown, Virginia (vicinity).


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24 gennaio 2011

Hezarfen



Hezarfen è uno stupendo corto animato in 3D da Tolga Ari, Romain Blanchet, Chung-Yu Huang e Rémy Hurlinfrom, si basa su una legenda turca di un uomo senza nome che nel 1632 avrebbe tentato di volare (non si sa con che risultati però). Il corto è animato molto bene ed è davvero molto divertente, forse tra i più divertenti visti negli ultimi tempi!


Hezarfen from Hezarfen on Vimeo.

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Stuart Kolakovic per Marks & Spencer


Si parla molto in questi giorni della nuova linea grafica (design e packagin) di Marks & Spencer, grazie anche ad una fitta rete di collaborazioni con illustratori, le ultime confezioni che hanno beneficiato di questo nuovo look, sono quelle del Thè deteinato.
Per il restyling del Thè è stato chiamato il bravissimo Stuart Kolakovic (sito e Flickr), l'artista inglese ha ora disegnato le tre confezioni con grazia e gusto di altri tempi, il suo stile si presta davvero molto a questo tipo di lavoro e sicuramente si abbina bene al nuovo look grafico di Marks & Spencer per quanto riguarda il design packaging.
Qui di seguito trovate le confezioni e alcune illustrazioni di Stuart Kolakovic.



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