29 giugno 2010

Amnesty International: Beating, Execution, Rebels



“Ignore us. Ignore human rights. Amnesty International.”
Non servono molte parole per descrivere la nuova campagna di Amnesty International reallizata dalla Colenso BBDO della Nuova Zelanza. Tre scatti per tre diversi "temi" Beating, Execution e Rebels, che la dicono lunga sul menefreghismo della gente rispetto a certi argomenti. Davvero impressionante! (cliccare per ingrandire)





Executive Creative Director: Nick Worthington
Creative Director: Deputy Creative Director: Karl Fleet
Copywriter: Jonathan Mcmahon/Lisa Fedyszyn/Karl Fleet
Advertiser’s Supervisor: Patrick Holmes/Cyrille Koolhaas
Planner: Hayley Pardoe
Account Manager: Kate Smart
Account Supervisor: Group Account Director: Angela Watson
Art Director: Jonathan Mcmahon/Lisa Fedyszyn/Karl Fleet
Photographer: Henry Jen
Agency Producer: Phil Newman
Retoucher: Kevin Hyde/Designer: Lachlan Palmer-Hubbard Continua>> (Read more...)

28 giugno 2010

AT-AT day afternoon



"Quando ero piccolo sognavo due cose, un cane e un AT AT Walker". Si potrebbe riassumere cosi questo tenerissimo e diverentissimo cortometraggio di Patrick Boivin (YouTube, Vimeo), regista francese specializzato in animazione a passo uno (già visto qui).




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27 giugno 2010

Exclusive Jim Houser Interview


Jim Houser uno dei più quotati e interessanti artisti del panorama internazionale, per i pochi che non lo conoscono Houser è stato uno dei fondatori dello Spazio 1026 a Philadelphia, una galleria/spazio collettiva gestita da artisti che si concentra sulla serigrafia, sull'incisione, la pittura, la produzione audio/video e la progettazione grafica. Nelle sue opere Houser mixxa tutto, testi, colori, suoni, installazioni, le sue non sono solo semplici opere ma vere e proprie instalazioni, dove dentro ci trovi il suo mondo, la scienza e la fantascienza, la malattia, le piante e gli animali, lo sport, i viaggi nel tempo, i fantasmi, l'arte dei bambini, i segreti e la radio. Ha realizzato lavori di design e pubblicità per varie aziende (Nike ecc.).

Lo abbiamo intervistato in esclusiva per Bloggokin (via mail), le bellissime foto di
Adam Wallacavage e più in basso trovate anche un curioso video che mostra una tipica giornata nello studio di Jim Houser:




Che cosa ti attrae e ti ispira oggi nell'arte?
Per me l'arte è come una costrizione, un obbligo. Non posso scegliere di non fare arte, mi rilassa, è come un bisogno corporeo, come il cibo o l'acqua o il sonno. nell'arte oggi mi ispira vedere il lavoro di un altro e sentire che i nostri lavori vanno nella stessa direzione.


Il tuo stile e le tue opere sembrano ispirate anche ai fumetti e ai cartoni animati, ne guardavi e ne leggevi molti?
No, davvero. Mi piace mantenere le cose semplici e molto grafiche, non come riferimento a fumetti o cartoni animati, ma come necessità di ridurre le cose alla loro forma più semplice. Semplice è bello. Ogni volta mi chiedo, come posso dire quello che voglio dire con il minor numero di parole? Come posso dipingere ciò che voglio dire con il minor numero di colpi?


Nei tuoi lavori usi delle fantastiche combinazioni e accostamenti di colori meravigliosi, da dove viene la tua tavolozza cromatica?
I miei colori di riferimento sono basati su due semplici temi: acqua e sangue. Così la palette è costituita da sfumature di rosso e blu. Nel corso degli ultimi dieci anni la tavolozza si è evoluta ovviamente ma sono solo i colori con cui mi trovo a mio agio e che sembrano buoni per me.



Nel progettare le tue opere, quanto usi il computer oggi?
Io utilizzo il computer solo per usi commerciali, per il lavoro di progettazione. Io non uso il computer per pianificare i miei dipinti. Sono due mondi separati. Il computer mi aiuta quando devo progettare dei lavori di design, devo essere veloce e ho la possibilità di fare più modifiche, in questo mi aiuta molto, ma la pittura è un altra cosa.



Qual è il tuo rapporto con il denaro e la vendita delle tue opere?
Vivo fuori un po' al di fuori della vendita delle mie opere, non mi preoccupo troppo per essa, una volta che ho finito l'opera o le opere sono fatte e finite non penso più a loro, le vendono per me e basta. Sono molto contento che ci sono persone che sono felici di possedere una mia opera e sono molto contento di poter rendere felici le persone. E' bello poter fare quello che si ama per vivere. E' bello solo svegliarsi la mattina e dipingere solamente senza pensieri.

Per chi ne volesse sapere davvero di più segnaliamo anche questa interessante intervista/scambio di opinioni sull'arte tra
Jim Houser e Shepard Fairey










A Day In The Studio of Jim Houser from Art In The Age on Vimeo.


© photography: Adam Wallacavage




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23 giugno 2010

Something Left, Something Taken



Something Left, Something Taken
è un breve corto animato realizzato da Max Porter e Ru Kuwahata, a metà tra la commedia e il thriller, racconta di una coppia di turisti che si imbattono in quello che potrebbe essere il killer dello Zodiaco. L'episodio sembra essere basato su una storia vera, il corto è davvero molto carina, mischia varie tecniche i animazione e rende bene il patos del thriller con un finale a sorpresa molto divertente. Per i più curiosi, sul sito ufficiale è possibile trovare tutto il materiale della lavorazione del divertente corto.



Something Left, Something Taken from Tiny Inventions on Vimeo.







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22 giugno 2010

Chris Ware per il New Yorker



Ancora una volta l'eleganza, la semplicità e l'immediatezza sono il tratto riconoscibile del talento di Chris Ware, che stavolta ha disegnato la copertina del numero estivo del New Yorker. Finish Line è titolo che presenta la lista dei 20 scrittori under 40 da tenere d'occhio. Noi intanto teniamo d'occhio Chris Ware, qui potete trovare una stupenda galleria di suoi lavori, mentre sul sito della Fantagraphics potete trovare i suoi libri.


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21 giugno 2010

Letterheady



Letterheady. è un sito a metà tra l'esperimento grafico, il divertimento e la pura invenzione. Creato da Shaun Usher come omaggio alla corrispondenza cartacea (quando ancora si usavano i francobolli) il sito rivolge tutta la sua attenzione alla grafica della carta intestata e non al suo contenuto. Sono state create carte delle più disparate persone e personaggi storici, da Adolf Hittler ai Simpson, da Stephen King a Rocky Marciano, con un particolare gusto nell'immaginare e focalizzare l'attenzione su un aspetto ben preciso dell'intestatario.












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17 giugno 2010

Massimo Vignelli e i font



Interessante intervista a Massimo Vignelli da parte dei ragazzi di BigThink, che si chiedono semplicemente perchè uno dei più grandi designer grafici mondiali è contrario alla proliferazione di nuovi font. Il riassunto delle risposte di Vignelli suona così (il filmato lo trovate in basso)

"Per capirlo bisogna studiare la storia della tipografia, da Guttemberg in poi per oltre trecento anni si è andati avanti con pochissimi caratteri, ne esistevano pochi perchè venivano fatti a mano ed erano difficili da tagliare ed incidere, era un operazione molto raffinata e non c'èra spazio per la volgarità, caratteri come Garamond o Baskerville sono stati creati allora..." "Con la rivoluzione industriale cambiò tutto, i caratteri tipografici venivano fatti con le macchine in fonderia che li vendeva alle varie tipografie. La vera vittima di questa rivoluzione fu la pubblicità che pensò subito ad usare un carattere diverso per ogni diverso cliente, in quel periodo non potevi avere due clienti che usassero lo stesso font. Nacquero caratteri totalmente inutili, ma ormai il business del carattere tipografico era partito e si andò avanti avanti avanti..."

"Questa è la ragione perchè oggi abbiamo un sacco di caratteri, è solo perchè c'è un business non un reale bisogno. Adesso per un lavoro si inizia a setacciare, vagliare, setacciare, vagliare, per vedere quale è il più adatto da utilizzare.
Come sapete, i caratteri sono divisi in due categorie, serif, quello con i piedi e sans serif, senza i piedi, tra queste due famiglie si comincia a scegliere il meglio, tra una famiglia e l'altra, alla fine se ne scelgono al massimo una dozzina o poco più, queste sono famiglie molto grandi, i caratteri buoni vanno bene per tutto, lo stesso carattere lo troviamo sottile, spesso, grosso, corsivoo cose del genere. Voglio essere molto generoso, ma non esiste più di una dozzina di caratteri davvero buoni, in realtà io non ne uso molto molto di più di tre o quattro nella mia vita..."

"Tuttavia, eccezionalmente a volte potrei usarne qualche altri. Ma tolta quella dozzina circa il resto si può davvero definire trash dal punto di vista del design. Ma capisco anche che è un business che tiene un sacco di gente in piedi e che probabilmente non farebbe altro nella vita, quindi che facciamo pure caratteri. L'unica cosa davvero è importante capire quando usarli e quando non usarli e sopratutto che cosa utilizzare. Sono in realtà pochi i caratteri che stanno bene insieme e buon progettista non dovrebbe usare più di un paio caratteri tipografici per volta..."



Dopo aver recitato nel documentario "Helvetica" è rimasto sorpreso dal suo successo?

"Sì, decisamente, sono rimasto sorpreso ma anche molto, molto, molto contento. E' incredibile a quanta gente è piaciuto il film. Persone che non avevano niente a che fare con la progettazione e la grafica, è stato molto utile. Ho ricevuto email da tutto il mondo per parlarne, nel dvd ci sono un sacco di extra che forse sono anche più interessanti che consiglio a tutti..."

Qui sotto sono riportati alcuni esempi di Font Serif e Sans Serif (non proposti da Vignelli)


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15 giugno 2010

FF3300 + La Fabbrica di Nichi



Negli ultimi anni si è presa la malsana abitudine di andare al voto almeno una volta all'anno (regionali, provinciali, europee, amministrative, politiche ecc.) e non è facile quando siamo sotto elezioni trovare il giusto candidato, con la giusta immagine e con un profilo degno di nota.
Spesso ci troviamo di fronte a candidati dalle facce improbabili e dagli slogan ancora peggiori, candidati alla poltrona, non al nostro cuore. In questo ambito sta diventando un piccolo caso mediatico il lavoro fatto dallo studio pugliese FF3300 per Nichi Vendola, Presidente uscente (e riconfermato) della Regione Puglia. Lo studio FF3300 nasce come conseguenza del progetto editoriale, la cui pubblicazione inizia a settembre 2006. I soci dello studio sono Alessandro Tartaglia, Carlotta Latessa e Nicolò Loprieno. Lo studio si occupa di progettare sistemi di comunicazione visiva per enti e aziende. Mentre la rivista si occupa di promuovere e diffondere le tematiche relative alla progettazione della comunicazione visiva, trasversalmente alle tecniche e ai linguaggi.

Il lavoro svolto dallo studio FF3300 (titolari anche dell'omonima rivista e sito) è stato l'avanguardia grafica rispetto alla media delle campagne politiche nazionali e non. L'idea di utilizzare il type design è stata decisamente vincente, creare delle icone per ogni campo di interesse e di azione, evitare praticamente di affliggere i cittadini pugliesi con la faccia di Vendola è stata una trovata rischiosa ma geniale al tempo stesso. Rispetto ai tradizionali manifesti, non ci sono foto, né ritratti del candidato, ma semplicissime icone in alto a sinistra e
sullo sfondo in trasparenza, a memoria non si ricorda un politico che abbia vinto le elezioni senza mostrare il volto durante la campagna elettorale, perlomeno non direttamente. L'impatto mediatico dentro e al di fuori della Puglia è stato tale da essere paragonato per creatività alla recente campagna Presidenziale di Obama alla Casa Bianca. Molto interessante anche a tal proposito è l'articolo di Marina Ripoli sulla semiotica della comunicazione che potete leggere qui.






Abbiamo rivolto ad Alessandro Tartaglia qualche domanda a proposito della campagna per Vendola.

FF3300 è uno studio di design della comunicazione ed una rivista indipendente, come nasce lo studio e come si arriva a rappresentare un intera regione?

Lo studio nasce grazie ad un bando, al quale abbiamo partecipato, e che ci ha permesso di avere un finanziamento iniziale. La rete di relazioni e contatti che ci ha permesso di iniziare a lavorare, invece è nata grazie alla rivista, alla quale lavoriamo dal 2006. In prospettiva, abbiamo sempre creduto che aprire uno studio necessitasse di un lavoro a monte, per creare una rete. Come si arriva a rappresentare una regione non lo so, perché credo che sia Vendola che la rappresenti, non noi. Posso, da progettista, pensare a come si realizzi una campagna per fare questo, e probabilmente la risposta è il progetto che abbiamo portato avanti.



Si fa un gran parlare del vostro lavoro dopo che avete realizzato la campagna per Vendola, se dovessi spiegare in poche parole cos'è "la fabrica di Nichi" come la spiegheresti...

Una piattaforma per la condivisione di informazioni, azioni, e buone pratiche. Un gruppo di pressione trasversale, che raccoglie al suo interno elementi provenienti da ambiti politici differenti. Un'esperienza di buona politica, onesta e vera. (e anche un brand).

Guardando la vostra campagna elettorale si capisce da subito che non siamo di fronte ad una comune campagna politica. Non siamo di fronte ai classici manifesti con il "faccione" e i vari simboli partitici. Come si convince un governatore regionale ad abbandonare il classico per il "nuovo"? Il copy e la strategia comunicativa sono tutti vostri?

ovviamente no, proprio copy e strategia sono stati il lavoro di Proforma. Noi, abbiamo progettato il design della comunicazione, in collaborazione con Ed Testa e Carla Palladino. Il web è stato sviluppato da Developing.it un'azienda che si occupa appunto di sviluppo. Per la parte di interaction design abbiamo contattato un interaction designer veneto, Marco Righetto. Il lavoro è stato sinergico, e ognuno ha coperto ruoli e competenze differenti.



Avete pensato che per quanto riguardava la parte visual della campagna, che la forte popolarità di Vendola poteva già essere sufficiente e bastava "evocarlo" puntando più sui fatti che sull'immagine vera e propria. Avete usate delle icone dei "fatti" per dare un volto al candidato. In italia credo sia l'unico esperimento (riuscito) del genere, quante volte vi siete chiesti se sarebbe stato sufficiente? Se la gente avrebbe capito... Se sarebbe bastato a cogliere nel segno e far arrivare il messaggio...

Abbiamo sempre lavorato con lo scopo di semplificare e rendere tutto più immediato possibile. Ci mettiamo dalla parte dell'utente, per questo non volevamo usare ed abusare del volto di Vendola.

Avete creato e realizzato delle icone che rappresentassero le varie "politiche" di cui si è occupato Vendola in questi anni, ne avete fatto un font e da questo ne avete estrapolato un ritratto formato di sole icone attraverso il "processing". Credo siamo di fronte al primo caso di Type Design legato al mondo della politica perlomeno in Italia. Come vi è venuto in mente una idea del genere? Da dove viene l'ispirazione?

Fa parte del nostro ruolo, noi siamo quelli che portano questi elementi di innovazione all'interno dell'obsoleto paradigma della comunicazione. Ovviamente non ci siamo inventati nulla, abbiamo anzi studiato a fondo i modelli che ci hanno preceduto. Probabilmente un pò del merito è di chi ci ha formato, facendoci comprendere appieno il valore della tipografia nella comunicazione.



Siete stati in parte accusati di plagio sul lavoro di Mauro Bubbico fatto per Multiverso, cosa ne pensate? nella grafica moderna tutto può essere ispirazione e tutto può essere usato e riusato ma quali sono i vostri riferimenti visivo-culturali?

Bubbico stesso ha definito ridicole quelle accuse. Non credo che abbiamo mai nascosto a cosa o a chi ci ispirassimo, quei riferimenti sono ampiamente documentati sul blog di FF3300, in un post che affrontava questa questione.
Quanto è servita la "lezione" di Obama e la sua campagna elettorale alternativa dello scorso anno?

Molto, ovviamente.

Ringraziamo Alessandro Tartaglia e tutto lo Studio FF3300 per la disponibilità e per aver realizzato una campagna non banale per un politico, sperando che questo sia un piccolo segnale di cambiamento in questa nazione in evidente difficoltà politico-sociale.











Nichi Vendola Presidente 2010 - spot 1 (Famiglia) from FF3300 on Vimeo.



Nichi Vendola Presidente 2010 - spot 2 (Prevenzione) from FF3300 on Vimeo.



Nichi Vendola Presidente 2010 - spot 3 (Principi attivi) from FF3300 on Vimeo.



Nichi Vendola Presidente 2010 - spot 4 (Energia pulita) from FF3300 on Vimeo.



Nichi Vendola Presidente 2010 - spot 5 (cinema) from FF3300 on Vimeo.

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