27 aprile 2011

Monumenti abbandonati in Jugoslavia


Avevamo già parlato tempo fa (in questo post) delle bizzarie architettoniche russe, non potevamo certo tralasciare i monumenti commissionati e fatti realizzare dall'ex Presidente Jugoslavo, Tito nel decennio che va da gli anni sessanta ai settanta.
Momunenti commemorativi della seconda guerra mondiale (Tjentište, Kozara e Kadinjača), campi di concentramento (Jasenovac e Niš), le opere sono il frutto di scultori e architetti come  Dušan Džamonja, Vojin Bakic, Miodrag Zivkovic, Giordania e Iskra Grabul, nomi che a noi dicono poco ma che all'epoca erano al centro del movimento culturale slavo. L'idea come sempre in questi casi, era quella di dimostrare al mondo la forza e la fiducia della Repubblica socialista, forza che non è servita negli anni novanta a non abbandonare questi monumenti, ormai in completa rovina. Oggi queste sculture si trovano in Croazia, Serbia, Slovenia, Bosnia ed Erzegovina, ma malgrado l'interesse suscitato, nessuno sembra intenzionato a salvare questi preziosi reperti del tempo (purtroppo).

UPDATE:
Per tutti i numerosi interessati, le foto qui raccolte sono di Jan Kempenaers e le trovate pubblicate nel libro Spomenik Book, edito dalla Roma Publications ( formato 33 x 24 cm - 64 pagine) per un costo di 28 Euro.


























14 commenti:

Unknown ha detto...

altri capolavori abbandonati per questioni economiche ma anche politiche, peccato perchè sono opere bellissime e poco conosciute.

mi sa che ti "rubo" qualche immagine

nicoz ha detto...

madonna che meraviglia!!!!! sarebbe da far un pellegrinaggio! (il mio preferito è quella specie di montagna spaccata a forma d criptonite)

Watanabe ha detto...

Sono dei monument incredibili, però come testimoniano le tue foto sono in completo abbandono.
C'è un lavoro fotografico completo sugli spomenik. Non ricordo però il nome del fotografo.

grazie del post

Planetary ha detto...

Assolutamente fantastici, sembrano copertine del vecchio Urania :)
Il fatto che siano abbandonati, per me, li rende ancora più affascinanti.

ribbon. ha detto...

alcuni sono davvero favolosi

Unknown ha detto...

5 anni che faccio su e giù fra udine e belgrado almeno due volte l'anno e non ne avevo mai saputo nulla. Sarebbe molto utile che qualcuno riuscisse a mettere accanto alle foto il nome delle località.
Fantastico post: mi si è aperto un mondo.

ottokin ha detto...

Grazie a tutti per i complimenti del post! Fanno sempre piacere ovviamente... appena trovo qualche informazione di più sul luogo e il percorso di queste spettacolari sculture!

Unknown ha detto...

http://www.jankempenaers.info/

AKAb ha detto...

che bomba

Chiara Boeri ha detto...

Sono splendidi. ti prego, trova un momento per irci dove sono.ciao e complimenti

Giuliana Tammaro ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Giuliana Tammaro ha detto...

Scusate, ho cancellato il commento fatto perchè volevo ripostarlo col mio nome e l'ho perso.

Più o meno il succo del discorso che ho fatto è che a mio parere questi monumenti di per sè sono brutti; se portati in qualsiasi altro luogo, risulterebbero palesemente per quello che sono: colate di cemento.

Credo che ciò che li rende affascinanti sia proprio il loro essere abbandonati, rovinati e immersi in un paesaggio "lunare", dove con questo termine intendo desolato.

Inoltre a favorire la fascinazione il distacco temporale e spaziale.
Oltre che un vago sentimento di nostalgia?

Grazie per il post :)

Volevo inoltre dire che nel 2007 se ne è interessato anche il Premio Carlo Scarpa per il Giardino.

http://www.quotidianocasa.it/2007/04/11/premio-carlo-scarpa-per-il-giardino/

Anonimo ha detto...

Sono molto affascinanti, e mi ricordano contemporaneamente sia il paesaggio di 2001: odissea nello spazio sia di 1984 di Orwell.
Io sono Serba, e torno periodicamente a casa ma di questi monumenti storicamente emblematici non ne ho mai saputo nulla, e non li ho nemmeno visti.

giulis ha detto...

uguali ai pokemon