25 febbraio 2011

Cosmic Communist Constructions Photographed


Dai primi anni settanta fino al crollo nel 1991, l'Unione Sovietica è stata il centro di un bizzarro e unico periodo architettonico. Gli architetti si sono spinti (approfittando dello scarso controllo in merito) ai confini del design, aldilà di ogni modernismo con vere e proprie opere espressioniste che sfidavano qualsiasi convenzione tradizionale dell'epoca.
Affascinato da quella particolare fase architettonica il critico Frédéric Chaubin ha documentato le gesta di quegli architetti e di quel periodo, girando per l'ex URSS per oltre sette anni e raccogliendo gli oltre novanta edifici disseminati nelle 14 repubbliche ex sovietiche. Il risultato è Cosmic Communist Constructions Photographed, un bellissimo volume pubblicato dalla Taschen e che potete anche vedere in mostra al Museo d'Arte moderna di Karlsruhe (Zentrum für Kunst und Medientechnologie Karlsruhe ZKM Lorenzstraße 19, 76135 Karlsruhe, Germany) fino al prossimo 27 Marzo. 
 

Creamatorium (A. Miletski) Kiev, Ukraine, 1985


Ukrainian Institute of Scientific and Technological Research and Development. (L.Novikov, F. Turiev) Kiev, Ukraine, 1971


Built in the nineteenth century, the Ninth Fort at Kaunas was used by the Soviet NKVD as a detention center and then by the German occupying forces. The 32 metre-high (105-ft.-high) memorial stands on the site of mass executions carried out during the Holocaust. This spectacular evocation of suffering and death was designed by the sculptor Alfonsas Ambraziunas. Lithuania, 1983


Zurab Tsereteli designed the colored ceramic pool of the children health resort in Adler. Russia, 1973

  
Monument to the Battle of Bash-Aparan. (R. Israelyan) Armenia, 1979


Institute of Robotics and Technical Cybernetics (S. Savin, B. Artiushin) Saint Petersburg, Russia, 1987
 

The architecture faculty at the Polytechnic Institute of Minsk and its succession of overhanging lecture theaters. (V. Anikin, I. Yesman) Belarus, 1983
 

 Palace of Ceremonies (R. Dzhorbenadze, V. Orbeladze) Tbilisi, Georgia, 1985

  
Soviet embassy in Cuba (A. Rochegov) Havana, 1985


Inspired by the finest Suprematist utopias, the Georgian Ministry of Highways with its reduced anchorage. (G. Chakhava, Z. Dzhalaganiya, T. Tkhilava, V. Klinberg) Tbilisi, Georgia, 1974

7 commenti:

White Boar ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RRobe ha detto...

Meraviglia.

Unknown ha detto...

sarà che sono sempre stato affascinato dalla forza materica del brutalismo, ma trovo molte di queste opere bellissime

Planetary ha detto...

Fantastiche, sembrano quasi dei matte painting :)
Ci sono cose simili anche in Cina (c'è pure un sito che le raccoglie). Molte di queste opere sono abbandonate e in rovina, il che le rende ancora più affascinanti.

ottokin ha detto...

Ce nesonotantissimeanche nell'Ex Jugoslavia...
prossimamente un post su quelle...

:)

Watanabe ha detto...

Veramente incredibili. Era un'architettura fuori dal tempo e in alcuni casi era veramente affascinante.

Quelli in jugoslavia sono altrettanto interessanti, credo tu ti riferisca agli Spomenik.
Aspetto il post.

zuloark ha detto...

Molto interesante, dobbiamo promovere queste investigazione. Complimenti da www.zuloark.com