Ci sono simboli grafici che acquistano una valenza che va aldilà della loro stessa simbologia originale, uno di questi è senza ombra di dubbio la svastica. La storia della svastica, risale agli albori dell'umanità, conosciuta in molte culture dell’antico e del nuovo mondo, la conoscevano i Celti, gli antichi Greci, gli Etruschi, gli Egizi, i Mesopotami e gli Aztechi, presso l’Elam (nel periodo preistorico), Babilonia e nella valle dell’Indo per la cultura preariana di Mohenjo-dara (2000 a.C.), la croce uncinata era vista come simbolo religioso e come portafortuna circondato da un immensa aura magica, come simbolo del sole e del ciclo vitale, questa idea rimase legata alla svastica per decenni, usata in molte campagne pubblicitarie, packaging e prodotti alimentari proprio per simboleggiare questo suo potere positivo.
Poi arrivò l'appropriazione del segno da parte del regime nazista, che la scelse come simbolo, prima del partito nazionalsocialista e poi del terzo reich, Hitler la scelse perché era a conoscenza delle sua antiche origini ed era affascinato dall’alone di mistero e dall’aura magica che lo circondavano. Oggi la svastica, è usata senza alcuna implicazione in India, in Malesia, in Cina (è il simbolo della fuorilegge setta Falun Gong) e in molti altri paesi dell'estremo oriente.
In occidente l'utilizzo della svastica deve però fare sempre i conti con il pesante fardello dell'Olocausto che è stato perpetrato sotto la sua ombra. Un tentativo di recupero è stato compiuto dai vari gruppi heavy metal, più o meno ironicamente, o da artisti e designer con il dichiarato scopo di non abbandonare un simbolo vecchio di migliaia di anni in ostaggio ai decenni nazisti. Fa impressione osservare in questa galleria come il simbolo grafico fu legato per decenni ad immagini e loghi che non ci aspetteremmo di vedere, dalla Coca Cola alla birra Carlsberg, da una lavanderia ad un azienda elettrica milanese.
In occidente l'utilizzo della svastica deve però fare sempre i conti con il pesante fardello dell'Olocausto che è stato perpetrato sotto la sua ombra. Un tentativo di recupero è stato compiuto dai vari gruppi heavy metal, più o meno ironicamente, o da artisti e designer con il dichiarato scopo di non abbandonare un simbolo vecchio di migliaia di anni in ostaggio ai decenni nazisti. Fa impressione osservare in questa galleria come il simbolo grafico fu legato per decenni ad immagini e loghi che non ci aspetteremmo di vedere, dalla Coca Cola alla birra Carlsberg, da una lavanderia ad un azienda elettrica milanese.
Swastika Drug Company "Hilter be Damned". 1922
Nel 1925 la Coca Cola produsse un fortunato orologio a forma di una svastica con lo slogan "Bevi Coca Cola cinque centesimi in bottiglia."
A quel tempo, la svastica era ancora un simbolo di "Good Luck".
Alcune vecchie etichette della Carlsberg Porter e della Calsberg Ny Pilsner.
Una vecchia etichetta della birra Tsingtao. La fabbrica di birra Tsingtao è stata fondata nel 1903 da coloni tedeschi a Qingdao, Cina. Dalla sua introduzione, Tsingtao Beer ha goduto di notevole crescita delle vendite ed è sempre stato il numero uno della birra in Cina.
Una cartolina prodotta dalla Philips E. Company, un editore americano, ha sottolineato la "buona fortuna" aspetto della svastica. E 'protetto da copyright l'immagine nel 1907.
Piloti americani ha usato l'icona sul loro aerei quando hanno combattuto per i francesi nella prima guerra mondiale.
Alla nascita dell'hockey su ghiaccio in Canada, alcuni team di hockey la utilizzarono come logo nel 1916 (circa)
"Snow Flake" crackers, Los Angeles, California.
PCB Assorted Cakes, Los Angeles, California.
Banconote sovietiche dell'inizio del secolo scorso
La storica lavanderia "svastica" è stata per decenni un istituzione a Dublino, fondata nel 1912 in Shelbourne Road, è rimasta in attività fino alla fine del 1960.
Fino al 1933 questo era il logo ufficiale per la ditta ASEA di Milano.
3 commenti:
Mi leggi nel pensiero, stavo pensando a questa cosa ultimamente. Fra le tante forme di violenza perpetrate dal nazismo, quella dello stupro della svastica è una fra le più gravi, almeno culturalmente.
Un simbolo vecchio di millenni, presente in ogni latitudine ed in ogni religione (compreso l'ebraismo) messo all'indice in meno di 20 anni (tempo fa ci fu la proposta in sede europea di rendere la svastica un simbolo "proibito", poi caduta per via delle rimostranze di varie confessioni e gruppi etnici che la usavano per gli affari loro).
Sono assolutamente per la riabilitazione e la riappropriazione della svastica, nonostante la difficoltà che questo comporterebbe (a darti del fascio ci mettono poco).
Non ti nascondo che ho avuto un attimo di remore a pubblicare un post del genere, proprio in virtù della tua ultima affermazione... poi ho pensato, "è solo grafica, a chi vuoi che importi...
:)
grazie dei commenti sempre precisi!
In many cultures before WWII, the swastika was a symbol for good luck or eternity, amongst other things. Many of the examples you provided are not in reference to Nazism.
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