E' l'argomento dell'anno, la scomparsa dopo di 27 anni del Papà, Giovanni Paolo II, non riesce proprio a passare inosservata, ed è giusto così, ma con il tempo tutto quanto si sbiadirà, ci sarà ovviamente, un nuovo Papà, e tutti tenderemo a non ricordarci di cosa succede in questi giorni, allora ho pensato fermare il tempo, focalizzando l'attenzione, non sul Papà, di cui ogniuno ha il suo giudizio, ma su come il nostro tempo, vive l'evento. nel tentare di fare questo, ho trovato aiuto in un articolo di Antonio Dipollina su Repubblica e ne riporto qui alcuni brani...
"Bruno Vespa
Lo ha fermato un solo uomo - Silvio Berlusconi - protagonista del Porta a porta di giovedì sera. Di fronte al suo magistero, Bruno Vespa si è fermato e non ha interrotto la trasmissione pre-elettorale per annunciare su Raiuno che il Papa era prossimo a varcare la soglia. Ma dalla mattina dopo, non ce n'è stato più per nessuno. Vespa ha occupato la rete in pianta stabile, non l'ha mollata mai, ieri sera era ancora lì e forse alla fine ci sarà voluta la forza pubblica per farlo uscire. Ha iniziato venerdì mattina, da piazza San Pietro, commuovendosi in diretta. Poi si è trasferito in studio e ha gestito una maratona, anzi tre o quattro almeno, che resteranno memorabili.
Un solo momento, in cui ha rischiato grossissimo. Sabato sera, Vespa è lì - ovviamente - sono le 21.52 e lui legge in diretta l'Ansa che parla del drammatico aggravarsi delle condizioni del Santo Padre. Vespa legge e manda una breve pubblicità. Due minuti dopo l'Ansa batte la scomparsa del Pontefice, miracolosamente la linea è appena tornata in studio e Vespa non subisce l'onta di farsi battere platealmente da Sposini al Tg5, che comunque lo precede di qualche secondo.
Da lì in avanti, ma anche prima, ma anche dopo, nessuno ha avuto l'impressione che della tempesta mediatica, del coverage totale e iperpapale che ci ha avvolto per tre giorni, Vespa non sia stato pressoché l'unico protagonista. Nei toni, soprattutto. Gigione, istrionico (a cui la scena dà la giusta dimensione), goloso nel raccontare gli aneddoti più divertenti del pontificato: rivolgendosi al pubblico con un ammiccare totale, è chiaro che si sente l'unico tramite mediatico tra il Pontefice e il pubblico dei semplici davanti alla tv. E adesso che il Papa non c'è più..."
Credo che si sufficente no?
Ogniuno poi tragga le sue considerazioni...
04 aprile 2005
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2 commenti:
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