29 aprile 2011

Toys Soldiers

Il Collettivo artistico Dorothy ha realizzato una mini serie di toys sugli orrori della guerra. L'idea è quella di mostrare attraverso dei semplici soldatini di plastica a cosa può portare una guerra, alla base del concetto c'è la trasformazione delle semplici pose dei soldati puntando il dito sgli orrori fisici ma anche sulla saluta mentale degli stessi soldier.
Davvero un lavoro che fa pensare.








Continua>> (Read more...)

27 aprile 2011

Monumenti abbandonati in Jugoslavia


Avevamo già parlato tempo fa (in questo post) delle bizzarie architettoniche russe, non potevamo certo tralasciare i monumenti commissionati e fatti realizzare dall'ex Presidente Jugoslavo, Tito nel decennio che va da gli anni sessanta ai settanta.
Momunenti commemorativi della seconda guerra mondiale (Tjentište, Kozara e Kadinjača), campi di concentramento (Jasenovac e Niš), le opere sono il frutto di scultori e architetti come  Dušan Džamonja, Vojin Bakic, Miodrag Zivkovic, Giordania e Iskra Grabul, nomi che a noi dicono poco ma che all'epoca erano al centro del movimento culturale slavo. L'idea come sempre in questi casi, era quella di dimostrare al mondo la forza e la fiducia della Repubblica socialista, forza che non è servita negli anni novanta a non abbandonare questi monumenti, ormai in completa rovina. Oggi queste sculture si trovano in Croazia, Serbia, Slovenia, Bosnia ed Erzegovina, ma malgrado l'interesse suscitato, nessuno sembra intenzionato a salvare questi preziosi reperti del tempo (purtroppo).

UPDATE:
Per tutti i numerosi interessati, le foto qui raccolte sono di Jan Kempenaers e le trovate pubblicate nel libro Spomenik Book, edito dalla Roma Publications ( formato 33 x 24 cm - 64 pagine) per un costo di 28 Euro.


























Continua>> (Read more...)

20 aprile 2011

Art in the street


Ha aperto lo scorso 17 Aprile al Moca di Los Angeles la straordinaria (forse tra le più grandi del settore) mostra Art in the Streets. La mostra durerà fino al 17 Agosto ed è probabilmente quanto di meglio si possa trovare nel settore, l'idea è il frutto di quel genio di Jeffrey Deitch (insieme al socio  e co-curatori Roger Gastman e Aaron Rose), l'idea è quella di rapresentare tutta la street art partendo dagli anni settanta fino ai giorni nostri, concentrandosi molto su città chiave come New York, Los Angeles, San Francisco, Londra e San Paolo. Sono in molti a considerare questa mostra come vero e proprio spartiacque tra l'arte di strada e il museo convenzionale, finalmente infatti avviene un vero e proprio sdoganamento dell'arte di strada da parte dell'arte cosidetta alta, anche se in parecchi criticano i fatto che la street art non dovrebbe risiedere tra le mura chiuse di un museo.
L'elenco degli artisti esposti è pressochè infinito, basta citare gente come Haring, Banksy, Os Gemeos, McGee, Swoon e il sempre presente Shepard Fairey per capire di che portata e valore sia la mostra in questione, siamo certi (con un po' di polemica) che anche tra noi tra qualche decennio, quando le elefantiache strutture museali italiane si sveglieranno, potremo finalmente sdoganare l'arte di strada, pasando dal teppismo al museo.
Qui sotto una galeria (parziale) di alcune opere. Buona visione!

Via Arrested Motion e alcune foto del backstage realizzate da Nuart.

























Continua>> (Read more...)