31 ottobre 2006

Un blog al Massimo



Prima o poi doveva succedere, mancava solo lui nel vasto mondo della rete. Da poco tempo infatti anche Massimo Carnevale ha il suo BLOG! Spero davvero che potremo godere attraverso questo strumento di gustose anteprime e belle copertine, Massimo credo sia in assoluto la persona con più talento che conosco (anche se non posso dire di conoscerlo davvero). Negli ultimi tempi abbiamo anche collaborato insieme a Garrett e anche se mi piace la grafica che ho impostato per questo libro ad essere sincero senza la SPETTACOLARE illustrazione di Massimo che ne sarebbe stato? L'illustrazione che aggiungo è per la copertina di un numero di "Y the last man" serie americana che ho avuto la fortuna di adattare graficamente per la Magic Press e a cui mi sento legato. Continua>> (Read more...)

26 ottobre 2006

Promemoria

Lo scrivo qui come un nodo al fazzoletto, non si sà mai che me ne dovessi scordare nel momento in cui "qualcuno" tirerà fuori la faccenda sulla fiducia.

"Il ricorso al voto di fiducia sulla finanziaria è una cosa che non appartiene ai metodi di una vera democrazia. Oggi siamo in un momento di emergenza democratica".
(Silvio Berlusconi, 20 ottobre 2006).

"Fra il 2001 e il 2006 il governo Berlusconi, pur disponendo di un'amplissima maggioranza alla Camera e al Senato, fece ricorso al voto di fiducia per 46 volte, di cui 13 sulle leggi finanziarie e sui decreti collegati (una nel 2001, cinque nel 2003, tre nel 2004 e quattro nel 2005)".
(dai giornali del 21 ottobre 2006). Continua>> (Read more...)

24 ottobre 2006

Report politico

Politicamente parlando in questo periodo vivo un periodo difficile, che mi porta da un lato a partecipare attivamente alla vita politica locale della mia città (pomezia) e dall'altro a cercare di capire cosa sucede in Italia in questo momento, dove va la sinistra, dove va lo stato e cosa cavolo contiene la finanziaria più discussa e attesa degli ultimi tempi (forse perchè troppo carica di aspettative). Sulla finanziaria sbaraglio subitoil campo e dico che malgrado dalle fredde cronache possa sembrare ostile ai più, ho deciso di difenderla come si difende un gattino appena nato, io di economia non ci capisco una cippa, ma qualhce mese fà ho dato il mio assenso incondizionato ad un gruppo dirigente politico, questa finanziaria ne è l'espressione, gli dò fiducia e ne attendo i frutti, se non ci saranno saprò chi NON votare alle prossima elezioni.
Per il resto devo dire che viviamo in un mondo contorto e come capita spesso la domenica anche ieri sera "report" mi ha fatto venire il mal di stomaco. Ne elenco qui sotto (riasssumendoli) i motivi:

GIOVANNA BOURSIER (report)
Quanto costa il consiglio di amministrazione di Enel?

FRANCESCO TARANTO – Consigliere Enel
2 milioni e 800mila è il costo complessivo di base. Può aumentare in funzione di una retribuzione variabile attribuita ai vertici, Presidente e Amministratore Delegato, se vengono raggiunti determinati risultati di gestione.

GIOVANNA BOURSIER (report)
Succede così: il contratto dice che se il mandato non viene rinnovato saranno pagati altri 3 anni di stipendio. Scaroni decide lui di andare all’ Eni ma esige comunque dall’ Enel i 3 anni di buonuscita. Giancarlo Cimoli se ne andò da Ferrovie nel 2004. Il suo mandato era scaduto e non fu rinnovato. non aveva fatto marciare meglio ferrovie ma gli fu data una buonuscita di 6,7 milioni di euro. Lunardi lo manda a risanare Alitalia, gia’ sommersa dai debiti: aveva previsto che il 2006 sarebbe stato l’anno del pareggio invece, dopo 2 anni dal suo arrivo, Alitalia è sull’orlo del fallimento.

ANDREA CAVOLA – Segr. Nazionale Sindacato Unitario Lavoratori Trasporti
La semestrale di quest’anno parla di 221 milioni di passivo, le previsioni a fine anno sembrerebbero 350 milioni di passivo, negli ultimi 2 anni oltre 3mila lavoratori hanno lasciato l’azienda, è stato applicato un piano di mobilità molto pesante, attualmente i lavoratori fanno cassa integrazione, i nostri contratti sono bloccati da anni quindi il costo del lavoro è stato attaccato pesantemente ed è uno dei più bassi rispetto ai nostri competitor europei.

GIOVANNA BOURSIER (report)
Ad oggi Alitalia ha 17 mila dipendenti, in cassa integrazione a rotazione. Nonostante il fiume di finanziamenti pubblici - dal 1997 Alitalia ha avuto contributi statali per quasi 7 miliardi di euro - l’azienda è al tracollo e perde circa 1 milione di euro al giorno. Il Presidente del Consiglio, Romano Prodi, dice che Alitalia vive il momento più delicato della sua storia e che la situazione è completamente fuori controllo.

Quel che sappiamo è che quando Cimoli se ne andrà da Alitalia prima del 2007 si porterà a casa una buonuscita di 8 milioni di euro. Nel 2005 una delibera del consiglio di amministrazione gli raddoppia lo stipendio che passa 2milioni 791 mila euro l’anno che è 6 volte l’amministratore delegato di Air France e il triplo rispetto a quello di British Airways. 2 compagnie che viaggiano bene e hanno bilanci in utile.

ANDREA CAVOLA – Segr. Nazionale Sindacato Unitario Lavoratori Trasporti
Dati ufficiali iscritti a bilancio: l’Ad di Air France guadagna 30mila euro al mese, quello di KLM 45mila, quello di British 64mila e parliamo di 3 compagnie in attivo. Il nostro amministratore delegato prende 190.000 euro al mese. Io trovo vergognoso che mentre i lavoratori della compagnia facevano i sacrifici di cui abbiamo parlato prima il top manager, il top management non dia l’esempio riducendosi lo stipendio non raddoppiandolo. Credo che sia eticamente vergognoso.

DEVO AGGIUNGERE ALTRO?
(i testi sono copiati e incollati dal sito di Report) Continua>> (Read more...)

19 ottobre 2006

Lucca '06


Ogni anno ci sono alcune cose a cui non si può sfuggire, alcune piacevoli, altre meno, una di quelle piacevoli è senza ombra di dubbio Lucca Comics, quest'anno ci vado particolarmente volentieri anche per il fatto che ho un libro, il MIO libro, da promuovere e vendere! Quindi aspetto tutti, amici e nemici allo stand delle Edizioni BD (il mio editore) dal 3 al 5 novembre!
In alto il manifesto realizzato da Gipi. Continua>> (Read more...)

09 ottobre 2006

24HIC Report

Cominciamo dalla fine. La prima notizia è che ho finito tutte le 24 tavole nelle 24 ore prestabilite, anzi a fare i pignoli ce ne ho messe due di meno (di ore) perchè le ultime due erano solo testo, o quasi. La seconda notizia è che non ho dormito un tubo, proprio zero, so stato sveglio per tutte le 24 ore a disegnare. Detto questo avvio alcune interessanti considerazioni, per prima cosa vorrei ringraziare tutti quanti, ma proprio tutti quelli che erano li con noi, è stata davvero una grossa esperienza, di quelle che non si dimenticano, che ti restano addosso per una vita, come dimenticare Riccardo Burchielli e la discussione su John Titor? Come dimenticare la animata discussione sul mondo del fumetto avvenuta alle 3 di notte e il tormentone sul VOTA a Lucca Comics? Come dimenticare l'iPod di Roberto che pompa Hard Rock/Metal per quasi tutto il tempo? Come dimenticare le tavole di Pino Manunta e Paolo Bacilieri? Insomma davvero una grandissima avventura, per chi ne volesse sapere di più vi rimando al sito del 24hic che è ben fatto e a futuri aggiornamenti.

Aggiungo anche tre foto delle mie tavole scattate da Alessandro Bottero, che è rimasto con noi tutta la notte, malgrado non partecipazze "ufficialmente" al 24... Grande Ale!



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05 ottobre 2006

Cajelli Santo Subito!

Da un po' di tempo, tra blog, forum di fumetti, msn, icq e chippiùnehapiùùnemetta c'è in giro una polemica tra autori/editori/consulenti/divi e servette sulla qualità e la popolarità del fumetto, su chi è più fico e su chi lo ha più grosso, poi oggi irrompe il Cajellli (santo subito) e si caisce il perchè lui è il mio supereroe preferito, in poche (?) righe sintetizza quando in assoluto si possa pensare della situazione fumettitica italiana oggi! Lucido e spietato nell'analisi, Diego non si perde e va dritto al centro.
Per i pigri che non vogliono arrivare fino al suo blog:

"Alternativamente, come un led che si accende e si spegne, secondo me hanno TUTTI ragione. Perché?
Perché il fumetto non è morto, è vivo, ed è difficile fare l’autopsia ad una creatura viva.
E’ difficile mettere un mezzo di comunicazione vivo dentro una scatola, dandogli una definizione precisa, non si può decidere che cos'è e cosa non è mentre il fumetto si muove.
Il nostro è il media più figo del mondo, una discussione simile, fatta per esempio sulla televisione, sarebbe già finita.
Il fumetto può essere giornaletto o graphic novel, può costare uno o duecento euro, può essere seriale o no, può essere popolare o per pochi iniziati. Comunque sia, è impossibile eliminare dal dizionario della lingua italiana il suo significato di aggettivo dispregiativo. Non si può. Cazzo siamo tutti adulti, impariamo a conviverci una buona volta con il fatto che fuori, là in strada, non ci prendono sul serio. Chi se ne fotte, lasciate che considerino Paola Perego più importante di Marjane Satrapi, è un problema loro, non mio. Dalle altre parti del mondo il mio lavoro è più considerato?
Io non vivo dalle altri parti del mondo, ma ho palle a sufficienza per vivere qui, dove quando dico che scrivo fumetti credono che io sia quello che mette le paroline nei ballon.
La realtà è questa.
Piove.
Potrebbe non piovere.
Già, ma piove…
Che cosa fai, ti bagni o parliamo di come non piove in Francia, in Svizzera o in Nepal?
Di queste cose io mi sono rotto le palle.
Sappiamo tutti l’amore che ci mettiamo nel fare ciò che facciamo, sappiamo tutti quanto impegno e forza ci vogliono per mettere assieme, una dopo l’altra, le tavole di Gipi, o parlo per me, quanto è faticoso scrivere bene 94 tavole di Zagor.
La differenza non è tra i giornaletti o le graphic novel, la differenza è tutta nell’onestà di chi sta disegnando o scrivendo.
E’ su questa onestà, è sul credere in ciò che si sta facendo, senza paraculismi, che si possono scavare i baratri delle differenze.
Roberto, Igort, Gipi, Ciampi, sono onesti, lo sono con coniugazioni diverse, ma lo sono.
Credono onestamente in quello che fanno.
Possiamo dire lo stesso dell’autore di “Tre metri sopra il cielo” o di Massimo Boldi, o di un qualsiasi stilista?
E poi c’è la parola arte.
“Arte”, assieme a “dissuasore di sosta”, “credito al consumo” e “diversamente abile”, fa parte di quell’elenco di parole che mi fa incazzare da morire.
Arte sta diventando un salvacondotto, un tana libera tutti, una parola magica da usare quando è più comodo.
Si fotta l’arte, lasciamola fare ai bambini ricchi.
Io sono orgoglioso di raccontare storie e di fare il mestiere che ho sempre sognato di fare.
E per farlo come dico io, credendoci, c’è un unico mezzo che mi permette di farlo.
I fumetti. Graphic Novel o giornalini che siano."

Grazie Diè! Continua>> (Read more...)

Vado al 24hic!









Il prossimo fine settimana parteciperò al 24 HOUR ITALY COMICS. E' una bella manifestazione nata da una ideaa di Scott McCloud, si tratta di "radunare" diversi disegnatori e fargli disegnare ogniuno una storia di 24 tavole durante le 24 ore successive.
In linea di massima è semplice come idea, ma comporta diverse problematiche, specie per l'autore, specie per me. Per prima cosa bisogna disegnare 24 tavole, il che significa che devo lavorare, non cazzeggiare più di tanto, significa che non posso stare li a fare il pignolo e rifare quello che non mi piace, significa che devo avere le idee chiare, significa che alle 14 di domenica dopo aver dormito quello che ho dormito, devo consegnare tutte le 24 tavole e stop. Come viene viene.
Comunque sia sono molto contento di partecipare, credo che se non fosse intervenuto Roberto Recchioni (grazie) a segnalarmi col cavolo che mi avrebbero invitato, ma che importa? A che servono gli amici altrimenti? Resta il fatto che ora mi devo mettere in gioco e giocare. Lunedì ne riparleremo! Tifate per me! Continua>> (Read more...)

03 ottobre 2006

Campagne pubblicitarie

MI sono sempre piaciute le vecchie pubblicità, le targhe in metallo e quella grafica retrò che gettava le basi per una visione moderna del mondo, ora ti scopro che la Nike sta per lanciare una campagna pubblicitaria "retrò" sui nostri eroi mondiali, Cannavaro, Pirlo gattuso ecc. sono alcuni dei nomi utilizzati dalla casa americana per la sua pubblicità. La cosa davvero interessante è la ripresa da parte della Wieden+Kennedy di Masterdam della grafica anni 30/40 attualizzata al nome e alle caratteristiche del giocatore in questione. Davvero molto bella!




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